Barbagia di Bitti

Barbagia di Bitti
Barbagia di Bitti

Il territorio della Barbagia di Bitti

La Barbagia di Bitti è una regione storico – geografica della Sardegna centrale. Nel periodo giudicale, la zona apparteneva al Giudicato di Gallura fino al XIV secolo, quando entra poi a far parte del Giudicato d’Arborea. Ne facevano parte i comuni di Bitti e Onanì oltre ai villaggi (oggi scomparsi o inglobati nell’abitato di Bitti) di Dure e Gorofai le cui tracce permangono ancor oggi grazie alla presenza di diverse chiese. Oggi la zona è appartenente alla Provincia di Nuoro dal cui capoluogo dista circa trenta chilometri.

Il territorio è in prevalenza montano e l’economia si basa prevalentemente sull’allevamento ovino e sulla produzione agroalimentare (in particolare di pane carasau e formaggi), oltre allo sviluppo del terziario nel comune di Bitti.

Tra i luoghi di maggiore interesse archeologico nella zona si trova il santuario e villaggio nuragico di Romanzesu, risalente al XV sec. a.C., la cui complessità architettonica e la peculiarità delle strutture ne fanno uno dei monumenti più interessanti della Sardegna.

A Bitti si tramanda una delle tradizioni culturali di maggior fama dell’Isola: il canto a tenore. Proclamato “Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dall’UNESCO, è un canto polifonico composto da quattro voci. Nello stesso paese è possibile visitare un museo dedicato a questa antica forma d’arte: il Museo Multimediale del canto A tenore.

Bitti è anche tappa della manifestazione Autunno in Barbagia che ogni anno mette in mostra il meglio delle tradizioni culturali e enogastronomiche del territorio.

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