Meilogu

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Meilogu

Il territorio del Meilogu

Il Meilogu è una regione storico-geografica del nord Sardegna attualmente appartenente alla Provincia di Sassari. Durante il medioevo il Meilogu era una curatoria del Giudicato di Torres divenuta poi contrada durante il periodo spagnolo e successivamente diviso in vari feudi. È il cuore pulsante del così detto Logudoro da cui prende il nome anche la variante della lingua sarda ivi parlata, ossia il Logudorese.

Della zona fanno parte i comuni di Ardara, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittireddu, Mara, Monteleone Rocca Doria, Mores, Padria, Pozzomaggiore, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Villanova Monteleone.

Il paesaggio del Meilogu è caratterizzato da colli conici di origine vulcanica. Le principali vette sono il monte Santo, il monte Pelao e il monte Traessu, tutti vulcani spenti di altezza poco superiore ai 700 metri.

L’economia del territorio è prevalentemente incentrata sull’allevamento di capi ovini, bovini e suini. Di importanza rilevante sono le produzioni di artigianato e agroalimentari, in particolare della panificazione che vede nel Tzichi il suo prodotto di punta, e nella produzione lattiero-casearia, essendosi insediate nella zona alcune delle più importanti industrie casearie dell’Isola.

L’area denominata Valle dei nuraghi è una zona in cui è presente un grande numero di aree archeologiche, il cui monumento più importante è il Nuraghe Sant’Antine di Torralba, un edificio complesso che racchiude tutta la maestria dell’architettura nuragica. Di grande importanza sono anche le domus de janas di Sant’Andrea Priu a Bonorva, una necropoli ipogeica con strutture particolari per la loro grandezza e per la presenza di decorazioni interne. Da segnalare anche la bellissima basilica di San Pietro di Sorres, nel territorio di Borutta, uno dei migliori esempi di architettura romanica sarda.

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